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ECTS trasferimenti

L'ECTS (Sistema Europeo di Trasferimento dei Crediti) costituisce la struttura generale di riferimento per rendere possibile una diversa e migliore circolazione dei saperi e delle competenze nell'ambito della Comunità Europea. In pratica, utilizzando parametri di individuazione del lavoro svolto dallo studente per l'apprendimento e la formazione, è possibile che su quella base siano comparati i risultati conseguiti in istituti tra loro diversi. I crediti non si sostituiscono ai voti, ma completano l'informazione definendo la quantità di lavoro necessaria allo studente per superare un determinato esame.
Una simulazione ci aiuterà a definire meglio il problema. Immaginiamo che ogni studente, al momento dell'iscrizione, contragga con l'istituto un mutuo (non economico, ma di fiducia) e che l'ammontare di questo mutuo sia di 180 CF (com'è attualmente per il triennio di base) e/o di 120 CF (com'è attualmente per il biennio di specializzazione). Egli restituirà questi crediti nel corso del tempo col suo lavoro, in misura predefinita per ogni esame. Al momento di sostenere l'esame lo studente vedrà valutata la qualità del suo impegno (sistema dei voti) e la quantità del lavoro svolto (crediti).
Forse la novità più importante derivata dall'introduzione dell' ECTS consiste nella possibilità di estendere la valutazione ad ogni campo dell'impegno, poiché i crediti definiscono non solo il lavoro svolto durante le normali ore di lezioni, seminari ed esercitazioni, ma tutto il complesso dell'attività richiesta allo studente per realizzare gli obiettivi didattici e formativi del corso che sta seguendo, quindi anche il lavoro svolto a casa o in biblioteca, le iniziative e gli impegni extra-didattici ritenuti necessari o qualificanti.

Insomma, uno studente sa già che, nel corso dell'anno, dovrà sostenere un numero di esami che gli consentano in complesso l'attribuzione di 60 crediti; dovrà quindi impegnarsi per una mole di lavoro corrispondente che potrà prevedere, in sintesi, un certo numero di ore dedicate alle lezioni in aula, più altre riservate alle esercitazioni o ai seminari; dovrà però aggiungere anche le ore di studio individuale da dedicare a casa all'apprendimento della stessa disciplina, più, magari, un complesso di attività necessarie al conseguimento di quegli obiettivi didattici.

L'attuale regolamento didattico, che recepisce le direttive europee in materia di ECTS, tende a sancire in questo ambito un rapporto di 1:3 per le materie teoriche, di 1:2 per i seminari e le lezioni teorico-pratiche e di 1:1 per le attività che hanno un marcato indirizzo laboratoriale o pratico.
Per quanto concerne l'applicabilità di questi parametri all'Accademia di Belle Arti, vige per ogni disciplina una tecnica mista di insegnamento, in cui il momento squisitamente teorico e quello eminentemente pratico si compenetrano.

Ogni corso è poi libero di elaborare un piano interno di suddivisione, articolando in moduli la didattica.
Al conseguimento dell'esame, i voti saranno espressi sia nel sistema tradizionale, in trentesimi, sia seguendo la classificazione ECTS, utilizzando cioè i parametri di massima che misurano percentualmente il successo ottenuto, in modo decrescente, dalla lettera A (eccellente) ala lettera F (insufficiente) e rapportandolo alla media dell'istituto. Combinando questi risultati, gli studenti che si recheranno all'estero, o che dall'estero verranno a studiare in Italia, potranno contare sulla piena e ottimale ricezione delle loro esperienze.