Se puoi vedere, guarda.
Se puoi guardare, osserva.
(Cecità, José Saramago)
Durante il periodo di lockdown mi sono ritrovata, insieme ai miei allievi a doverci relazionare “a distanza” dal momento che, sebbene la fotografia sia di fatto una materia pratica, la situazione non permetteva di poter effettuare pratiche di laboratorio “in presenza”.
La condizione di isolamento che gli allievi stavano vivendo durante la pandemia è stata, quindi, il tema espressivo da esplorare: l’obiettivo sarebbe stato affidare alla fotografia la costruzione dell’immagine del nostro presente.
Indubbiamente, non è stato semplice dover tradurre con le immagini ciò che si è percepito, ovvero raccontare sé stessi o quanti sono stati loro vicino.
La dimensione del quotidiano accompagna tutti i progetti ma l’oggetto d’indagine evidenzia, certamente, come ciascuno studente abbia cercato di superare una dimensione troppo personale, tentando di proiettarsi in una dimensione globale.
Molteplici e differenti sono i punti di vista che consentono di mettere a fuoco, relativamente a questo preciso periodo storico, dalle problematiche connesse ai luoghi dell’abitare e, ancora, dal lavoro alla solitudine e alla necessità di volersi relazionare con la fisicità dell’altro oltreché di riappropriarsi della tradizione e della natura.
Al giorno d’oggi, la fotografia è diventata uno strumento privilegiato per giungere alla conoscenza dei territori, delle persone e delle cose che ci circondano, per arrivare là fin dove si trovano le nostre radici: l’immagine, dunque, è la testimonianza tangibile che ci permette di cogliere il significato più profondo che anima tutto il nostro essere.
Queste fotografie, a posteriori, restituiranno essenziali riflessioni sul nostro tempo perché, rinnovandosi nel tempo e oltrepassando il momento dello scatto, si “proiettano” oltre la personalità del fotografo stesso, in quella relazione esclusiva tra immagine e spettatore che spesso porta all’intuizione e alla conoscenza.
In tal modo nasce, già in nuce, la riflessione per cui ci troviamo partecipi e testimoni di un periodo storico da sottoporre a nuovi interrogativi al fine di poter individuare nuove modalità e percorsi sempre più attuali da seguire.
Prof.ssa Carmen Cardillo
Docente di fotografia