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Il corso di Progettazione della Moda dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria è un modello didattico di eccellenza, di livello internazionale. Ogni cosa che ruota intorno alla moda del nostro tempo, nome collettivo che denomina tutto ciò che viene dalla grande tradizione e tutto ciò che è stato seminato da un secolo di eresie, sperimentazioni, nomadismi, costituisce il sistema della moda, come complesso entro cui le tendenze trovano una loro legittimazione, nel senso che vengono riconosciute come tali e quindi immesse in un circuito di valorizzazione e di scambio che le porta a diventare dei beni, con un valore possesso e un valore di scambio, immateriale l’uno, che porta ad una soddisfazione sensoriale, materiale, assolutamente materiale, l’altro, che porta ad una borsa di apprezzamenti e di oscillazioni, come qualsiasi altra merce. La moda gode di uno statuto speciale, che la associa ad una sorta di singolarità, nel sistema delle arti, intendendo, non già una situazione speciale riguardante il mercato degli abiti e degli accessori, ma un modo di funzionare del capitalismo maturo, che è costretto ad operare in spazi pieni, saturi, per cui può trovare entrate solo con il rendere necessarie tutte le sostituzioni che servono per assorbire le nuove produzioni.
Si pone l'obbiettivo di sviluppare competenze progettuali e la pratica degli strumenti tecnologici espressivi tradizionali e della contemporaneità dell'abito e dell'accessorio. Peculiarità del corso è il particolare rapporto tra il Fashion design e l'ecofashion per la realizzazione di una moda ecosostenibile, anallergica ed il più etica possibile attraverso l'utilizzo di sostanze naturali, non trattate e quindi riciclabili per la realizzazione dell'abito e dell'accessorio.
Relativamente alle prospettive occupazionali, l’indirizzo di Progettazione della Moda si propone l’obiettivo di formare figure professionali in grado di esercitare competenze di eccellenza nel campo della moda e del costume.
Tutto tende ad essere moda, maniera che permette la realizzazione della favola, per cui un principe può apparire come un mendìco e qualunque cenerentola può andare al ballo della vita, in quella che si può chiamare confusione, ma si tratta di una fusione, che sposta in là i nomi delle cose, i nomi, le cose. L’imperium dello spettacolo è connesso alla moda, in forme totalizzanti, oggi e sempre più non ci può essere l’uno senza l’altro e l’altro senza l’uno, sia nel regno dell’abbondanza, detta sviluppo, sia nel regno della penuria, detta crisi, perché questo è il segno di quest’epoca e probabilmente di quelle venture, con modificazioni sbalorditive, esponenziali.
A cura della Prof.ssa Giuseppina D’Errico • Fashion Design