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“La creazione artistica è una pietra gettata contro la valanga dell’abitudine sociale che precipita a valle”, da questa folgorante frase di Joseph Beuys intendo muovere per introdurre il corso di Pittura, poiché è evidente che è al centro del processo creativo che risiede la possibilità di forzare i conformismi mentali. Solo attraverso la continua messa in questione di tutte le sicurezze ci si libera dal peso delle opinioni, dei pregiudizi e dei punti di vista che appesantiscono la mente. Tenendo lontano l’opera d’arte da contratture ideologiche l’esperienza ed il pensiero possono trovare via libera, senza essere imbrigliate in guide precostituite. La generazione contemporanea vive uno stato di confusione sia civile che estetica, sia scolastica che affettiva. Occorre innanzitutto sia un discorso pedagogico che didattico convincendo gli allievi della dignità di fare un percorso ad una scuola superiore di cultura artistica per poi di seguito convincerli alla ricerca di una propria identità. Non c’è un programma ciclostilato da e-seguire, né una bibliografia, almeno per ora, perché la necessità è quella di sottrarre l’arte dal pedissequo e meschino formalismo accademico ed aprirla all’unico orizzonte possibile, la vita. L’arte, dunque non come tecnica specialistica, ma come concetto ampliato di creatività, pensiero da modellare, maggior strumento di modificazione sociale e personale. Non c’è un programma da e-seguire perché al centro del corso c’è l’individuo, l’essere umano e la pittura è solo un linguaggio, tra i tanti, per riconoscersi, autodeterminarsi, per iniziare a focalizzare i veri bisogni e le vere esigenze. Il sentiero dell’arte rappresenta un invito affinché l’individuo riconosca le proprie potenzialità, esplori la propria sensibilità e ne faccia strumenti attraverso i quali comprendere e trasformare la realtà. L’arte dunque non come schema formale, ornamento, merce, ma come energia da modellare, pratica creativa di uno spirito libero.
L’arte è un incontro di sensibilità, di intelligenze e conoscenze e la lezione è un confondo di queste attitudini. La pittura e l’arte in genere assumono la loro più alta capacità comunicativa quando si affrancano da pratiche utilitaristiche. Alla luce di queste considerazioni diventa importante la conoscenza e la consapevolezza dei trascorsi nel tempo della storia, che intrecciandosi all’acquisizione delle pratiche di laboratorio costituiscono i presupposti per una contemporanea investigazione e lo sviluppo dell’arte. Il disegno, la pittura la scultura non sono forme di espressione tradizionale, ma originarie. Oggi si tende a confondere l’arte con la cultura. L’arte è creazione. La cultura invece è il racconto o la rielaborazione della creazione. In una realtà contemporanea fatta di globalizzazione e spettacolarizzazione del quotidiano, l’atto artistico è un atto profondamente intimo e privato e il Corso di Pittura intende valorizzare tali presupposti indispensabili per sviluppare le potenzialità estetiche ed espressive di ogni singolo studente.
Nel 2014/15 consegue il diploma accademico di primo livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, indirizzo Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Nel 2018/2019 si specializza conseguendo il diploma accademico
Ho studiato Pittura all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Oggi porto avanti la mia ricerca artistica attraverso la scultura, l’installazione e il video prendendo parte a residenze artistiche, fiere d’arte e mostre collettive come Ulysses